lunedì 31 marzo 2014

Ed è sempre così, gli altri hanno preso, usato il tuo tempo,
poi una pacca sulle spalle, e una frettolosa buonanotte, e finalmente il silenzio in cui poterti rifugiare.
Il rifugio è lo scrivere, parole su parole dando sfogo alla tua solitudine.
Cos' domani nessuno se ne renderà conto, di quanto tu invece sei sola.
Perchè è cosi che vanno le cose, io sono una che non può essere sola, non ho mai dato questa impressione, ed invece lo sono e tanto.
Non nel senso che non ho nessuno intorno, o che non ho amici, io sono fiore lei c'è. Mai stanca, mai triste, lei non ha mai bisogno di niente.
Lei non ha soldi? Ma dai..guarda come veste! Invece sono oggetti da poco, oppure abiti di quando ero un po' più giovane, e mia mamma mi ha  riadattato.
Lei sta male?Ma quando mai.. ed invece ho dolore ma non mi lamento.
Lei triste? Ma no lei non lo è mai, lei è sempre allegra.
Ma cazzo non è così, sono un pezzo di carne anch'io, come tutti gli altri,eppure
agli occhi di tutti  io sembro perfetta. Nessuno sà quante volte la notte volevo morire,ma poi al mattino mi dicevo no oggi posso farcela, e poi la notte seguente era lo stesso, notti e giorni uguali, dove sopravvivere era normale, come una mendicante, chiedevo di esistere.
Oggi esisto scrivendo, dando sfogo alle mie tristezze e solitudini.
Sono forte, ho le spalle ben rodate, non mollo e non permetto più a nessuno di farmi del male, ma questo mi ha tagliato le gambe, in amore.
Sono diventata una donna -uomo, capace di picchiare, anche se solo con le parole, al primo cenno di violenza psicologica o fisica, o,  anche al solo approccio appena un po' più volgare che mi riporta indietro nel tempo.
Io sono quella ragazzina che recitava poesie davanti allo specchio,oppure  parti di film visti alla televisione, io sono la monella, che incendiava fuscelli, oppure la ribelle che scioperava per un ingiustizia,quella che picchiava i ragazzi, e quella che s'incantava a guardare le stelle.
Io sono tante cose in un corpo solo,ho tanti sogni, e tanta solitudine, da macerare nel tritacarne della notte.

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