Comunque
le tue poesie mi piacciono, questo lo sai già! Queste parole erano
nella mail che avevo inviato a Mauro qualche giorno fa, quel comunque
è dovuto ad un mio pensiero spassionato. Trovo NON SEI MAI ANDATA VIA
un profondo squarcio sul sentire maschile. Non a caso sto leggendo più
autori uomini che autrici donne. Come dice una mia amica sembro la
paladina del sesso forte, ma non è così! Vedo solo persone che nella
scrittura riescono a dare molte emozioni.Potrei dire anche gli uomini
hanno un cuore, ma sarebbe una cattiveria gratuita; fortunatamente la
stragrande maggioranza ha un sentimento vero dentro di se.Nelle Poesie
di Mauro ho trovato ciò che anche io ho provato quando mi sono resa
conto che il matrimonio era finito. Siamo identici noi esseri Umani:
quando amiamo, quando ci rendiamo conto che è finita e non riusciamo a
comprendere il perché. Lo sbandamento, il porsi domande il ri-inventare i
giorni, sono cose che appartengono ad entrambi i
sessi.
Siamo tutti mele del solito albero!
Questa è la solita e banale domanda, ma io sono banalmente curiosa perciò te la fo!
QUANDO HAI INIZIATO A SCRIVERE E PERCHÈ? Se c’è un perchè oviamente!
Credo di aver cominciato a scrivere “pensierini” fin da piccolo
appena ebbi un minimo di dimestichezza con la scrittura, adoravo leggere
e immergermi negli infiniti mondi racchiusi nei libri, per poi tentare
di imitarli.Ho avuto la fortuna di avere genitori avidi di libri
e…fumetti (altra mia passione) per cui in casa non mancava mai materiale
e moltissimi erano i libri di poesia. Ad ogni modo, al di la delle cose
che scrivevo per me in segreto tipo diario (sì, anche noi maschietti o
almeno io, avevo un diario segreto) e pensierini scritti a scuola. Ma la
mia prima vera “uscita pubblica” fu una poesia a tema “ecologista”
quando ero in quinta o forse quarta elementare: non ricordo.Mi obbligò a
partecipare la maestra e per il quale mi regalarono una bellissima
enciclopedia degli animali e un buono di 250mila lire da spendere in
libri! Il tema del concorso era “c’era una volta” dove
si poteva inviare un disegno, una poesia, un racconto o un lavoretto a
tema, e i lavori sarebbero stati esposti e venduti per beneficenza a
Roma in via Margutta: la strada degli artisti! Ricordo ancora la
poesia, leggerla oggi mi fa sorridere, era una sciocchezza, ma mi
emoziona lo confesso…. eccola :
C’ERA UNA VOLTA
C’era una volta l’odore dei fiori,
c’erano i prati di tutti i colori,
c’erano i pini, gli abeti, i faggi,
c’erano anche gli scarafaggi!
Ora l’uomo ha cambiato tutto
ed il mondo è proprio rutto,
perché non impariamo a difender la natura,
senza aver tanta paura del progresso
che l’uomo fa solo per se stesso?
HO TROVATO NELLE TUE POESIE MOLTA TENEREZZA, MAI RABBIA eppure
quando un rapporto finisce questo genere di sentimento viene quasi
sempre fuori.
Premesso che questa prima raccolta di poesie nasce in “autoterapia”
all’indomani della mia separazione ( ma scrivo anche d’altro)! Ad un
certo punto è come se mi avesse urlato “Mauro condividimi, liberati di
me e consegnami in pasto a chiunque vorrà scavare dentro di te” così è
uscita dal cassetto dove gelosamente l’ho custodita a lungo. Hai
ragione, nessuna rabbia, nostalgia e rimorso sì! Quando ci si lascia non
c’è quasi mai la colpa di uno solo e capita per un insieme di cose,
anche piccole. Non c’è bisogno di chissà che cosa a volte per spezzare
un incanto, “purtroppo”! Anche il mio mestiere di avvocato m’ insegna
questo.Ma sono stati anni felici (7 da fidanzato e 20 di matrimonio)
anni di corse, emozioni, risate pianti figli 3 bellissimi, anni senza
fiato, interamente vissuti di vittorie e di sconfitte ma sempre anni
“insieme” finché abbiamo retto, quindi niente rabbia, era scritto
andasse a finire così anche se avrei voluto cambiare il finale.
Fortunatamente vado d’accordo con la mia ex e credo sia soprattutto
questo il motivo per cui la “dolcezza amara del ricordo” la “tenerezza”
sopravanza la rabbia. Meglio aver amato (tanto) e perso, che non avere
amato mai diceva qualcuno…..
QUANDO SCRIVI UNA POESIA, ( ti pongo questa domanda perchè a me
capita sempre e mi stupisco sempre ) COSA PROVI E TI CAPITA MAI DI
STUPIRTI O COMMUOVERTI?
Le poesie, tutte , ma in particolar modo quelle di questa raccolta,
ovviamente, sono “pezzi di cuore” che metto a nudo, brandelli d’anima.
Quando scrivo in qualche modo “rivivo e rielaboro” le emozioni, mi
chiedi se mi commuovo? Sì, sempre, immancabilmente a volte ancor prima
di scrivere, mi basta aver trovato una parola, una frase, anche sentita
in una canzone. Infatti spesso le mie poesie traggono ispirazione
diretta e indiretta dalla musica: altra mia passione e quella parola,
quella frase su cui molte volte faccio “girare” il resto dei miei
versi. Si mi commuovo e mi ritrovo in lacrime, letteralmente…… devo dire
però che mi capita anche per un film, un gesto dei miei figli, una
canzone (appunto) …quando in qualche modo vengo investito da emozioni
ricordi e “bellezza” anche di fronte a un tramonto o un paesaggio ad
esempio. Ecco tutto questo si manifesta spesso se non sempre con un la
commozione, deve in qualche modo uscire evidentemente…Ti confesso che
alle presentazioni del libro cerco sempre un lettore esterno perchè so
bene che se leggessi io sarebbe assai probabile, per non dire certa, la
classica “voce interrotta dall’emozione”
TU HAI UN FIGLIO , COSA PENSA DI QUESTA TUA
PASSIONE?
Ho già detto che ne ho ben tre, una ragazzina di 17 anni Chiara, poi
due maschietti uno di 14 Andrea, il mio censore più spietato e il
piccolo Alberto di 9 anni (quello a cui ti riferisci perché citato nella
presentazione del libro) ovviamente tutti e tre sanno bene chi sono,
non sempre apprezzano questo mio lato “poetico” cercano giustamente
anche la figura di un padre che possa guidarli (e ci mancherebbe) ma
sono convinto che in fondo fingano di non amare a volte questo mio
aspetto, lo so da quello che leggono, da ciò che scrivono, da come anche
loro reagiscono a film, canzoni, tramonti….si dice che il frutto non
cade mai troppo lontano dall’albero e poi i due più grandi spesso mi
chiedono di aiutarli con l’italiano visto che “sono il poeta di
famiglia!!!!” tutti e tre i miei cuccioli poi sono stati quasi sempre
presenti alle presentazioni che ho fatto (la mia ex è stata brava anche
in questo) e Chiara non manca mai di postare la poesia a lei dedicata al
suo gruppo di amici su facebook il giorno del suo compleanno e lo fa
con orgoglio (e io vedendolo, ovviamente, mi commuovo!)
UN LIBRO È UN EMOZIONE PER CHI LEGGE, PER TE CHE LO HAI SCRITTO CHE
EMOZIONE HAI PROVATO NEL VEDERE LE TUE PAROLE SU CARTA , OPPURE TI SEI
SENTITO SVUOTATO? SONO CURIOSA DI QUESTO MOLTI MI DICONO CHE SI SENTONO MESSI A NUDO.
Ho già più o meno risposto a questa domanda aggiungo solo ch per
come è nata, pubblicare questa raccolta è stata una “liberazione” un
mettermi a nudo totale anche perché forse avevo superato la fase di
elaborazione del lutto….mi sono sentito svuotatissimo ma anche
contemporaneamente “pieno” anche se non saprei dirti se si tratti di
soddisfazione, consapevolezza, un pizzico di orgoglio che altro……un cosa
però mi ha stupito, conoscendomi pensavo avrei avuto il terrore della
reazione del pubblico, specie di amici e parenti…invece una volta uscito
è come se quel libro, dove ci sono io in ogni singola lettera e parola
non mi appartenesse quasi più più, o meglio come se avessi lasciato
volontariamente le chiavi della mia anima appese e le finestre
spalancate in modo che tutti possano guardarci dentro senza che io però
tema un invasione o dei furti….ho realmente messo in condivisione me
stesso, tutto me stesso, almeno il me stesso di quel periodo. Però
tremavo quando è arrivata la scatola con le mie 50 copie del libro e
subito dopo averla aperta insieme ai figli ero “spossato” e credo di
aver dormito a lungo e profondamente.
HAI ALTRI PROGETTI EDITORIALI ?
Si altre poesie e racconti brevi (a mio avviso o almeno nelle mie
intenzioni alcuni molto divertenti), poi avevo iniziato un romanzo ma è
fermo, vedremo (maledettamente difficile scrivere un romanza) ho anche
fatto un esperimento incompiuto:scrivere una storia “gialla” in” tweet”
da 140, 160 caratteri per volta….chissà magari lo pubblicherò. Così come
i racconti e le poesie, che comincerò presto a far girare alle case
edtirici per vedere se interessano così come è interessato questo che
pare, per essere un opera prima, di poesia (genere ahimè poco
frequentato) di un autore sconosciuto, se la sia cavata anche al
“botteghino”, al netto di parenti e amici dico!
L’intervista è finita, Mauro oltre che un Uomo Intelligente e
Sensibile è anche spiritoso. Ho scoperto in Lui anche un altro aspetto
umano che mi coinvolge direttamente : è una persona attenta al sociale e
sopratutto e attento a tutto ciò che riguarda la “violenza”! Un Uomo
che con i suoi scritti andrà lontano.
Fioralba Focardi